Interruzione del Rapporto di Lavoro con la Badante a Milano
Aes Domicilio si è sempre battuta per la contrattualizzazione in regola delle badanti, ricordando alle famiglie di Milano l’importanza di avere in casa una persona assunta in regola, e alla badante l’importanza di lavorare tutelata.
Quindi argomento importante rispetto al contratto è il licenziamento, in particolare trattiamo la modalità di consegna.
Quali sono le modalità di consegna della lettera di licenziamento o di dimissione?
La lettera può essere:
- spedita tramite raccomandata all’indirizzo di residenza, per conservare una ricevuta di comunicazione; in tal caso si deve indicare che il preavviso parte dal giorno di ricevimento della lettera.
- consegnata a mano; si consiglia di inserire la frase “raccomandata a mano” nella lettera e di farsi firmare una copia da conservare in caso di contestazione.
Se il lavoratore o il datore si rifiutano di firmare la lettera di licenziamento o di dimissione che cosa si fa?
Questi atti vengono considerati atti recettizi e quindi hanno effetto nel momento in cui i soggetti ricevono la comunicazione, è necessario inviare la lettera tramite posta, o consegnarla a mano, con un testimone, o al giorno d’oggi basta inviarla tramite whatsapp ed attendere la conferma di lettura.
Altro punto da trattare è la necessità di inserire una motivazione nella lettera di licenziamento o di dimissioni.
No, per il contratto di lavoro domestico non è necessario dare una motivazione.
Nel caso si voglia terminare il rapporto subito, il giorno stesso, è possibile.
Infatti si può terminare il rapporto il giorno stesso della consegna della lettera.
In tal caso però spetta l’indennità di mancato preavviso e in particolare:
- se il lavoratore si dimette senza preavviso dovrà essere detratta dalla sua busta paga finale il preavviso mancato, importo corrispondente alla retribuzione che avrebbe percepito se avesse lavorato per i giorni di preavviso
- se il datore licenzia senza preavviso dovrà essere aggiunta alla busta paga finale del collaboratore l’indennità sostitutiva di mancato preavviso che corrisponde alla retribuzione che avrebbe percepito lavorando per il periodo di preavviso dovuto
Ora veniamo ad un punto molto delicato, ovvero il licenziamento per giusta causa.
Molti datori di lavoro domestico sono convinti che il “licenziamento per giusta causa” significhi che il datore ha una “giusta motivazione” per poter risolvere il rapporto di lavoro.
Nei termini del diritto del lavoro “licenziare per giusta causa” significa invece licenziare un collaboratore perché ha messo in atto dei comportamenti talmente gravi da ledere la fiducia tra datore e collaboratore, tali che non sia più possibile proseguire il rapporto di lavoro (si veda art. 2119 codice civile).
Il licenziamento per giusta causa presuppone che vi sia un atto di contestazione disciplinare che prova la causa del licenziamento stesso così grave da non permettere nemmeno temporanea del rapporto di lavoro.
Si tratta di gravissimi inadempimenti degli obblighi contrattuali o di un fatto esterno al rapporto, tali da venir meno la fiducia del datore di lavoro verso il collaboratore e la relativa puntualità nei successivi adempimenti.
Le motivazioni più frequenti riconosciute come giusta causa di licenziamento sono i seguenti:
- falsa malattia e falso infortunio del dipendente
- rifiuto ingiustificato e reiterato del dipendente di eseguire la prestazione lavorativa
- abbandono ingiustificato del posto di lavoro da parte del dipendente e periodo di assenza non giustificato
- il collaboratore, durante l’esercizio delle sue mansioni, sottrae beni al datore di lavoro
- il lavoratore ha una condotta extralavorativa penalmente rilevante e idonea a far venir meno il vincolo fiduciario
Vuoi sapere quanto costa una badante? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.