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Milano e l’importanza del contratto in regola della badante

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A Milano sono sempre più frequenti i casi di sanzioni ricevute da chi assume lavoratori domestici senza regolare contratto. Ecco alcune informazioni per sapere come mettere in regola la tua badante.

Cambiano le regole per le assunzioni di colf e badanti. O in realtà cambiano per chi non ha mai assunto il personale in regola fin dal primo giorno di lavoro, e con orario e stipendio corretti.

Dallo scorso 13 agosto 2022, prima di iniziare un rapporto di lavoro serve il contratto regolarmente sottoscritto da entrambe le parti. Pena, pesanti sanzioni per chi assume.

Lo prevede il Dlgs n. 104 del 27 giugno 2022, il così detto “decreto trasparenza” che prevede la riscrittura di tutti i contratti di lavoro. In pratica si estende anche al lavoro di colf ad ore e badanti conviventi il diritto alla informazione finora riservato ai lavoratori dipendenti.

Il nome è “diritto d’informazione sul lavoro”. I destinatari, fin qui, i lavoratori dipendenti. Il che, di fatto, esclude un novero di lavoranti che svolgono le proprie mansioni in regime di lavoro somministrato, intermittente o coordinato/continuativo in termini di collaborazione. O meglio, escludeva. Dal 13 agosto 2022, infatti, l’obbligo di trasparenza sui contratti di lavoro ha esteso il diritto di informazione anche a queste categorie di lavoratori, inclusi i dipendenti della Pubblica amministrazione, degli enti pubblici, i marittimi, chi opera nella pesca e, infine, i collaboratori domestici.

La nuova norma estende di molto il ventaglio degli aventi diritto. Non che la trasparenza non fosse obbligatoria anche prima, ma con le nuove regole si intende rafforzare il concetto nelle relazioni fra datore di lavoro e dipendenti anche in contesti differenti da quello della Pubblica amministrazione e del pubblico in generale.

Il cosiddetto “contratto a zero ore”. In questo caso, nel momento in cui sussiste un rapporto di lavoro secondo i suddetti canoni del predeterminato ed effettivo di durata pari o inferiore a una media di 3 ore settimanali, l’esclusione non si opererà in due casi distinti. Innanzitutto laddove la prestazione abbia superato il limite. L’informativa andrà a decorrere dal primo giorno successivo al superamento stesso.
Inoltre, nel caso in cui la quantità di lavoro non sia stata predeterminata dal datore, a prescindere dal superamento della durata media dell’attività. In questa circostanza si parla di contratto a zero ore, ossia senza specifica dell’orario giornaliero richiesto al dipendente. L’obbligo sarà esteso anche ai Co.co.co., così come i contratti di prestazione occasionale. Per i lavoratori domestici, le famiglie committenti sono tenute all’obbligo di consegnare il contratto di lavoro prima dell’inizio del rapporto stesso. Pena, una sanzione da un massimo di 1.500 euro.