regolarizzazioni badanti Milano

Milano: attenzione badanti al lavoro con Partita IVA!

Sei una badante che ha trovato lavoro tramite una Cooperativa che ti ha fatto prendere la Partita IVA e ti ha mandato a lavorare presso una famiglia o un anziano?

Sicuramente avrai capito che lavorando con la partita IVA sei un lavoratore autonomo e non hai diritto al versamento dei contributi, non hai l’assicurazione INAIL, non hai la tredicesima, le ferie, il TFR, la malattia ecc…

Tuttavia se il tuo lavoro consiste nel fare la badante convivente presso una famiglia, in modo continuativo e regolare, allora è molto probabile che in realtà il tuo lavoro sia di tipo subordinato e quindi avresti diritto a tutti questi diritti dei lavoratori dipendenti, anche se sulla carta sei una lavoratrice autonoma. Per questo se cercherai di far riconoscere i tuoi diritti, cercando di far riconoscere un contratto per badante e badante convivente di lavoro subordinato alla cooperativa, rischierai di avere torto in quanto la cooperativa non ti impartisce direttive, non organizza il tuo lavoro e non presti opera presso la cooperativa.

Invece se la famiglia dove lavori ti dice cosa fare, quando farlo e come farlo, allora potresti provare a trasformare il tuo rapporto di lavoro autonomo in un rapporto di lavoro subordinato e regolato dal CCNL domestico chiedendo alla famiglia dove lavori di riqualificare la tua posizione lavorativa, e in questo caso se effettivamente lavori in modo continuativo e regolare e la famiglia ti impartisce le direttive e controlla il tuo operato, allora avrai buone possibilità di farti pagare le differenze retributive dovute a ferie, tredicesime, TFR, assicurazioni e contributi inps ecc…

Quindi i tuoi diritti relativi a queste differenze retributive sono a carico della famiglia dove lavori, che avrebbe fin da subito dovuto assumerti rispettando il CCNL domestico come fanno tutte le famiglie che regolarmente assumono una badante ad ore.

Ma per poter arrivare a questo punto, è necessario prima dimostrare che il lavoro svolto come badante è di tipo subordinato (dipendente) e non autonomo. La Cooperativa che ti ha mandato a lavorare e che ha percepito i compensi, in questa circostanza starebbe operando come agenzia di somministrazione di lavoratori, anche chiamate agenzie interinali. Queste cooperative non hanno autorizzazione ministeriale alla somministrazione di personale, come previsto dalla legge 276/03, e quindi questa somministrazione di lavoro domestico sarebbe abusiva e andrebbe sanzionata pesantemente come previsto da tale legge.

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