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Come Gestire le Ferie della Badante a Milano

La badante assunta in modo regolare, cosa non sempre ovvia, ha diritto alle ferie.

Ma parliamo del servizio di badante secondo il CCNL.

Se la badante di Milano che assiste una persona anziana o malata desidera andare in ferie, ci sono alcune cose da considerare.

E’ importante chiarire in anticipo con la badante le modalità di gestione delle ferie, come ad esempio la durata delle ferie, il periodo in cui si desidera andare in vacanza e le eventuali modalità di sostituzione.

Passiamo a articolare in modo più preciso ciò che nel Contratto nazionale determina la gestione delle ferie.

Il Contratto dei collaboratori domestici all’art. 17 specifica che il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile e che le ferie devono avere carattere continuativo.

Ogni badante ha diritto a 26 giorni di ferie annuali. Le ferie possono essere frazionate in non più di due periodi all’anno, purché concordati tra le parti e la loro fruizione deve aver luogo per almeno 2 settimane entro l’anno di maturazione e, per almeno ulteriori 2 settimane, entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione.

Fa eccezione il caso indicato al comma 8 dell’art. 17, ovvero il caso in cui la badante sia straniera e abbia il desiderio o la necessità di trascorrere le ferie nel proprio paese di origine e di conseguenza aspettare di aver maturato il mese intero per andare in ferie.

La normativa non permette al lavoratore di rinunciare alle ferie.

Sempre in riferimento all’art. 17 dobbiamo ricordare che il godimento delle ferie non può essere sostituito dalla relativa indennità, ma solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro, le ferie non godute dovranno essere liquidate con i relativi contributi.

Quindi se poi la famiglia desidera una sostituzione di personale , la badante sostitutiva dovrà essere assunta con un contratto regolare.

In tutti i casi previsti dalla legge, è obbligatorio procedere alla stesura di un secondo contratto di lavoro, la cui durata deve combaciare con le ferie accordate alla badante titolare.

Occorre, quindi, comunicare tutte le informazioni utili all’INPS, optando per un contratto a “tempo determinato per sostituzione” e versare i contributi previdenziali anche alla badante temporanea.

Pertanto, la famiglia è tenuta a versare un doppio stipendio, più i relativi contributi: alla badante titolare (i contributi vanno versati anche durante i periodi di ferie) e all’assistente domiciliare che la sostituisce.

 

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