colf e badante milano

Milano, Differenza tra Colf e Badante

Una badante a Milano può lavorare come convivente o non convivente.

Nel primo caso la badante vive insieme alla famiglia per cui lavora e fornisce assistenza anche in presenza di bisogni immediati, come per esempio la necessità di accudire una persona anziana in modo urgente.

Nel secondo caso, invece, la badante lavora solo per alcune ore al giorno, senza soggiornare nella casa del datore di lavoro.

Il contratto collettivo nazionale di settore non indica un limite minimo di orario di lavoro per le badanti ma pone un’indicazione fondamentale circa il limite massimo.

Alla badante tenuta al rispetto di un orario di lavoro giornaliero uguale o maggiore delle 6 ore e nel caso sia concordata la presenza continuativa in abitazione spetta comunque il tempo necessario per la pausa pasto.

Come indica l’art. 14 comma 4 Ccnl, la badante convivente ha diritto ad un riposo di almeno 11 ore consecutive ogni 24 ore.

Il testo in particolare specifica che se l’orario di lavoro giornaliero non è del tutto compreso tra le ore 6 e le ore 14 o tra le ore 14 e le ore 22, la persona alle dipendenze del datore ha diritto ad un riposo intermedio non retribuito, di solito nelle ore pomeridiane e non al di sotto delle 2 ore giornaliere di effettivo riposo.

Il contratto collettivo dei collaboratori domestici, per cui per le badanti, indica all’art. 14 comma 6 un’altra importante regola, che il datore di lavoro deve conoscere per gestire al meglio orari e riposi della colf o badante.

Si dispone infatti che il lavoro notturno sarà quello prestato tra le ore 22 e le ore 6 e che sarà retribuito – se ordinario – con una maggiorazione del 20% della retribuzione globale di fatto oraria.

Passando ai doveri che una badante deve generalmente rispettare, si tratta soprattutto dei seguenti:

  • prestare servizio di assistenza per tutto il periodo di lavoro stabilito da contratto, comprese le ore notturne considerando la costante presente della stessa in casa dell’assistito
  • accompagnare la persona assistita per visite mediche, fare commissioni, o altri impegni
  • pulire e mantenere in ordine la casa e provvedere fare il bucato, stirare e fare la spesa
  • cucinare i pasti per la persona assistita
  • occuparsi dell’igiene personale della persona assistita
  • rispettare persona assistita e membri della sua famiglia, evitando di compiere atti illegali, come rubare in casa dell’assistito, o assumere atteggiamenti condannabili, per esempio di violenza nei confronti della persona assistita
  • aiutare la persona assistita nei movimenti quotidiani, dall’alzarsi dal letto al vestirsi ad aiutarla a mangiare
  • far compagnia alla persona assistita o intrattenerla con letture, giochi, o attività a scelta o accompagnarla a fare passeggiate
  • occuparsi delle attività di gestione domestica, come il pagamento delle bollette
  • controllare temperatura e pressione e assistenza per la somministrazione di farmaci
  • dare sostegno psicologico alla persona assistita

 

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