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Il Benessere della Badante di Milano: Prevenzione della Burnout

La collaboratrice domestica viene assunta dalle famiglie per essere aiutate nella gestione di un loro caro, qualcuno a cui tengono, di cui conoscono ogni aspetto.

Entrare in una famiglia per la badante di Milano è già solo questo un compito delicato.

Sono tutte persone che si devono abituare l’una all’altra; per questo il benessere delle badanti è di fondamentale importanza per garantire una corretta assistenza agli anziani e alle persone che necessitano di cure.

La prevenzione del burnout è un aspetto cruciale per promuovere il benessere e la salute mentale delle badanti.

Prevenire il burnout significa fornire alle badanti un ambiente di lavoro sicuro, confortevole e stimolante. Assicurarsi che abbiano accesso a strumenti e risorse necessarie per svolgere il loro lavoro in modo efficace.

Esse possono affrontare situazioni complesse e stressanti nel loro lavoro quotidiano ed è fondamentale riconoscere che il lavoro delle collaboratrici domestiche può essere impegnativo e richiedere molte ore di lavoro.

È importante promuovere un equilibrio sano tra il tempo dedicato al lavoro e il tempo libero, incoraggiando le badanti a prendersi cura di sé stesse e delle proprie esigenze personali; a prendersi cura di sé stesse fisicamente, emotivamente e mentalmente .

Prevenire il burnout delle badanti richiede un approccio olistico che comprenda un ambiente di lavoro sano, il supporto emotivo, l’equilibrio tra lavoro e vita privata, la formazione continua, il riconoscimento e l’apprezzamento e le attività di auto-cura.

La storia che riportiamo riguarda proprio questo aspetto nella quale qualsiasi lavoratore può incappare.

Maria era una badante dedicata e compassionevole che si occupava di una signora anziana affetta da demenza.

Aveva scelto questo lavoro perché amava prendersi cura degli altri e sentiva che poteva fare la differenza nella vita delle persone che assisteva.

Col passare del tempo, le responsabilità aumentarono notevolmente, infatti la signora richiedeva sempre più attenzione e assistenza, e Maria si trovava costantemente sotto pressione per garantire il suo benessere e sicurezza.

Si svegliava presto al mattino per preparare la colazione, fare la doccia, aiutarla a vestirsi e assisterla nelle attività quotidiane.

Durante il giorno doveva gestire le sue continue dimenticanze, confusione e momenti di agitazione.

La sera era responsabile di somministrare i farmaci e di aiutarla a prepararsi per la notte.

Nonostante il suo impegno le giornate diventavano sempre più pesanti e il suo entusiasmo iniziale svaniva lentamente, tanto che la badante iniziò a provare ansia e depressione e il suo rendimento sul lavoro ne risentì.

La situazione raggiunse un punto critico quando Maria si ammalò a causa dello stress accumulato.

Era esausta, fisicamente e mentalmente esausta.

Capì che aveva bisogno di prendersi cura di sé stessa e di affrontare la situazione in modo diverso.

Maria decise di cercare aiuto e supporto.

Parlò con il suo datore di lavoro e condivise le sue difficoltà e il suo stato emotivo.

Fortunatamente, il suo datore di lavoro si dimostrò comprensivo e collaborativo.

Insieme trovarono soluzioni per alleviare il carico di lavoro di Maria.

Assunsero un’altra badante per condividere le responsabilità e stabilirono orari di lavoro più flessibili.

 

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