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Milano, Licenziamento della Badante per Giusta Causa

Anche a Milano nel momento in cui una badante si rende responsabile di una condotta così grave da non consentire la prosecuzione, neanche provvisoria, del rapporto di lavoro domestico, per il datore di lavoro è possibile recedere dal contratto per giusta causa, senza corrispondere il mancato preavviso.

Il caso più comune è l’assenza ingiustificata dal lavoro della badante a Milano.

L’opzione del licenziamento disciplinare per giusta causa va comunque considerata con una certa attenzione in quanto se la badante dimostra di essere stata effettivamente malata, come esempio di assenza, si rischia un licenziamento non giustificato quindi consigliamo di valutare bene se procedere con un licenziamento disciplinare o meno.

Quindi come si procede se si deve licenziare una badante con giusta causa:

  • 1. deve essere inviata una contestazione disciplinare all’indirizzo di residenza italiano (se è residente con il datore di lavoro/assistito si invia all’indirizzo del datore e non si riceve). In alternativa si può consegnare la raccomandata a mano
  • 2. il datore potrà operare con il licenziamento disciplinare per badanti dopo 5 giorni dal ritiro della raccomandata se non ha ricevuto risposta di giustificazione dell’assenza oppure, nel caso in cui la collaboratrice non ritirasse la raccomandata, dopo 5 giorni dall’arrivo al datore della ricevuta del mancato ritiro.

Il licenziamento disciplinare badanti si considera un licenziamento per giusta causa che non prevede alcun pagamento dell’indennità di mancato preavviso al collaboratore.

Se invece la badante, dopo tale contestazione, produce un certificato medico come giustificazione dell’assenza, il datore potrà licenziarla dopo 10 giorni di malattia per anzianità inferiore ai 6 mesi, dopo 45 giorni se ha più di sei mesi e fino a due anni di servizio dopo 180 giorni se l’anzianità di servizio supera i due anni.

Cambia in questo caso la natura del licenziamento che non è più disciplinare ma per superamento del periodo di comporto di malattia.

Va riconosciuto in quest’ultimo caso il preavviso da pagare tramite indennità sostitutiva.

Nel caso in cui la collaboratrice non abbia alcuna giustificazione per l’assenza, dopo aver intimato il licenziamento con apposita lettera di cui sopra, il datore potrà licenziare con la data del giorno in cui la lettera di licenziamento è stata consegnata alla collaboratrice.

 

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