badante e animali milano

La Badante a Milano e gli Animali

Ormai da decenni la presenza di animali domestici nelle famiglie è sempre più consistente, a ogni livello della società: cani, gatti, uccellini, criceti o comunque piccoli roditori e sono in ascesa coniglietti.

Un tempo si prendeva il cane o il gatto per i bambini, che avevano l’opportunità di crescere e interagire con un altro essere, un amico di diversa specie.

Oggi, come già visto, ogni livello della società tende ad avere animali tanto che anche il mestiere di dog o cat sitter è in ascesa.

Per l’anziano, che abbia la fortuna di avere il coniuge o sia da solo, avere un animale domestico è sicuramente una spinta in più per trovare nuova energia.

Un cane affettuoso e presente può essere un vero toccasana per il morale di chi abbia qualche problema di salute, soffra di depressione o abbia subito un lutto così come è importante il ruolo di un animale per chi abbia un handicap motorio.

L’attenzione richiesta, l’affetto donato nel modo più limpido e disinteressato, sono un meraviglioso dono per chiunque, ancor più per un anziano.
Un cagnolino o un gattino per un anziano sono un alleato contro il più brutto dei mali, la solitudine.

Prendersi cura del proprio cane o gatto, dargli da mangiare, portarlo fuori per la passeggiata, dà la forza e la motivazione a chi è solo, spinge a fare movimento e a mantenere viva l’attenzione.

Non si tratta però solo di riempire le loro giornate con il compito di “prendersi cura” di un animale domestico, si tratta di un vero e proprio legame affettivo, spesso molto profondo, fatto di empatia, tante coccole, complicità e fedeltà.

L’anziano, colui che maggiormente ha bisogno di compagnia, sarà quello che trarrà maggior beneficio da questa convivenza.

Naturalmente non tutti gli animali vanno bene per le persone anziane: cuccioli troppo esuberanti e vivaci, gattini che lasciano code sotto i piedi e si aggrappano alle tende, non sono certo l’ideale: anziché essere una risorsa, anzi, potrebbero diventare addirittura un pericolo.

L’anziano, sentendo di aver pestato la coda al gatto, potrebbe spaventarsi e perdere l’equilibrio, per esempio, o potrebbe inciampare sul giocattolo distrutto del cucciolo.

L’anziano necessita di un animale tranquillo, già quasi adulto e con un carattere attento e dolce.

Sarebbe utile, a dire il vero, anche se ancora non è così comune, richiedere animali istruiti alla pet therapy, o frequentare un corso di pet therapy con il gatto o cane scelti, prima di affidarli all’anziano.

In ogni caso, anche senza arrivare a questa ricercatezza, l’animale dovrà essere comunque in grado di rispettare gli spazi dell’anziano e adattarsi al suo ritmo di vita, senza sconvolgerlo troppo.

Il cane o il gatto vanno quindi scelti già adulti, con meno necessità di giocare e uscire, ma decisamente più gestibile anche per qualcuno con qualche problema di salute.

In ogni caso aiuterà l’anziano a muoversi: un minimo di impegno sarà sempre necessario, non foss’ altro che per accarezzarlo, spazzolarlo, nutrirlo.

Il rapporto che si crea con l’animale domestico aiuta l’anziano a rilassarsi e a distendere i pensieri e, nel caso delle persone sole, è fonte di affetto.

È clinicamente documentato che i cani da compagnia aiutano gli anziani a vivere più a lungo e più sani.

Oggi si è esteso questo studio al gatto, che si sta conquistando uno spazio sempre più importante nelle famiglie ed è per un anziano più semplice da gestire, vuoi per le più piccole dimensioni, vuoi perché non necessita della passeggiata.

Ogni giorno gli animali portano l’amore, le risate e la compagnia alle persone anziane in tutto il mondo.

Un cane o un gatto sono, infatti, in grado di offrire alle persone sole un senso di benessere, di incoraggiamento, perfino una ragione di vita.

È commovente vedere come gli occhi di una persona si illuminino alla vista di un cagnolino o un gatto affettuoso, come l’anziano torni a sorridere quando non sorrideva, vittima di amarezza e depressione.

Si potrebbe considerare l’animale domestico come un vice badante.

In ogni caso, l’aiuto di una badante diventa essenziale, perfino quando l’anziano è ancora relativamente autosufficiente.

Ma, in tutto questo, come si inserisce la badante di Milano? È tenuta o meno a occuparsi dell’animale domestico?

Non tutti sono a conoscenza del fatto che il tema dell’assistenza agli animali domestici è affrontato nel Contratto Collettivo Nazionale che regola il lavoro delle badanti.

Nel CCNL sono infatti contemplate ben due figure diverse cui è attribuita questa mansione.

La prima è quella dell’assistente agli animali domestici tout court, ovvero il lavoratore abitualmente definito “pet sitter’ nelle sue varie declinazioni, a cominciare da quelle più comuni di dog sitter o cat sitter.

Dal punto di vista dell’inquadramento va chiarito che quello del dog sitter, sebbene molto spesso venga a torto relegato nelle sfera dei lavoretti o delle attività occasionali, è un lavoro dipendente a tutti gli effetti e come tale dovrebbe essere gestito: con busta paga, versamento dei contributi previdenziali, tfr, tredicesima mensilità.

 

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